Francesco Mantero si avvicina alla musica come batterista, per passare presto a interessarsi di melodia e armonia, ammaliato dai magici tasti bianchi e neri del pianoforte. Compone brani per pianoforte, scrive poesie, campiona generatori elettrici, scrive testi teatrali. Con questa sua opera prima coniuga la poesia della parola alla poesia della melodia, profondamente congiunte in un abbraccio armonico, con una ritmica niente affatto secondaria. Un disco limpido, brillante realizzato con l’apporto di Fabrizio Bosso, Alfredo Golino, Gigi Cifarelli, Bruno de Filippi, Damiano Della Torre, Silvio Pozzoli e Marco Bianchi. Complimenti.
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