Personaggio
Francesco Mantero – Folgorato dalla musica
Dalla passione di bambino al lavoro di oggi
Nel settembre 200 inventò e organizzò il primo concerto muto della storia del rock, “IL rumore del silenzio”, esibizione musicale completamente priva di suoni. L’anno dopo Francesco Mantero ha iniziato a comporre i primi brani da cantautore, ma la sua dimensione artistica è andata oltre. Con l’editore PulcinoElefante ha pubblicato una poesia dal titolo “Amore”, assieme ad un autoscatto della fotografa Julia Krahan, e la sua biografia parla anche di performance musicali che sposano scultura, arte e spettacolo. Ora è appena uscito il suo primo album da solista, “In ascolto”
Nella tua bio dici che sei rimasto folgorato dalla musica a cinque anni e non l’hai più abbandonata. E’ andata proprio così?
Assolutamente sì, ero bambino quando ho avuto l’occasione di vedere un gruppo suonare in sala prove. Non trovo termine migliore di folgorazione per descrivere quel momento. Da allora la musica in un modo o nell’altro è sempre stata presente nella mia vita. Ho iniziato a studiarla seriamente verso i sedici anni, la batteria è stato il mio primo amore, poi la composizione e il canto. Mischiando con forza tutte queste esperienze ne è nata questa figura di Musicista-cantante-autore di testi.
Qual è il progetto più ambizioso che hai realizzato o che vorresti realizzare?
La poliedricità è una caratteristica che ha sempre contraddistinto il mio lavoro. In passato ho dato vita ad alcuni progetti che uscivano dagli schemi tipici di un concerto tradizionale. Nel 2000 in collaborazione con il critico letterario Gian Paolo Serino, abbiamo inventato “Il rumore del silenzio” il primo concerto della storia del rock completamente silenzioso. Io e i miei musicisti ci siamo rinchiusi in gabbie insonorizzate e il pubblico poteva ascoltare il concerto solo attraverso cuffie ad infrarossi, il resto della piazza viveva un inquietante silenzio. Nel 2005 ho realizzato “Elettrofonia” una performance di suoni e luci in onore di Alessandro Volta. Ho composto una suite in quattro movimenti utilizzando suoni di apparecchiature elettriche, scintille, suoni di statica, ecc. Tutto veniva accompagnato da architetture luminose create con fari speciali. Al momento sto lavorando, in collaborazione alla regista Ester Montalto, ad uno spettacolo che sta a cavallo fra una rappresentazione teatrale e un concerto.
Cosa racconti con la tua musica?
La musica, le parole sono un invito a tenere alta l’attenzione, ad osservare le dinamiche della mente il movimento dei pensieri.
C’è qualcuno con cui vorresti lavorare, in campo musicale e non solo?
Nel mio nuovo album ho avuto la fortuna di collaborare con musicisti dal talento straordinario, veri e propri pezzi di storia della musica come Bruno de Filippi, maestri come Alfredo Golino o Gigi Cifarelli, musicisti ormai affermati nel circuito del jazz internazionale come Fabrizio Bosso e molti altri. Tutto questo per dire che è profondamente nelle mie corde interagire e, anche se al momento non so farti un nome in particolare.
Il nuovo anno comincia con “In ascolto” l’album che da febbraio diventerà un tour
“In ascolto”, ultimo CD di Francesco Mantero, il frutto di un lungo lavoro che va dalla prima stesura dei testi nel 2001, fino alla fine delle registrazioni nella primavera del 2007. E’ un intreccio profondo fra il mio percorso personale e quello delle canzoni che lo compongono – spiega – Da una fase più emotiva dei brani del primo periodo sono passato ad un atteggiamento più attento e meditativo nei brani più recenti. E’ il risultato di una sempre più profonda predisposizione all’osservazione, da ciò deriva il titolo. Ora comincia la fase promozionale: a metà febbraio partirà un tour che toccherà, Torino, Firenze e Roma. Il primo marzo sarà a Como allo Spazio Retroscena di Viale Risorgimento.
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